Lunedì 28 ottobre il San Luigi calcio ha avuto il piacere di ospitare presso la sua sala riunioni Maurizio Trombetta, ex giocatore di calcio professionistico e poi allenatore con numerose avventure calcistiche, l’ultima delle quali come collaboratore tecnico nello Staff di Massimiliano Allegri fino allo scorso giugno alla Juventus. Sono intervenuti allenatori e tecnici del San Luigi e non solo, interessati a conoscere le esperienze sul campo e fuori del gradito ospite. Prima di iniziare il dibattito c’è stata l’occasione di ricordare il percorso fatto da Maurizio nel mondo del “Fútbol”. Nella sua carriera di calciatore ha vinto il Campionato Primavera 1980/81 con la maglia dell’Udinese e poi ha vestito le maglie di Catanzaro, SPAL, Giorgione, Triestina e Pistoiese; con gli alabardati ha disputato due stagioni e, in totale, In carriera ha totalizzato complessivamente 13 presenze e 2 reti in Serie A e 55 presenze e 6 reti in Serie B. Nel sua percorso di allenatore ha iniziato con gli allievi dell’Udinese nel 1994 per poi passare al ruolo di vice allenatore della prima squadra, chiamato da Giovanni Galeone. Dopo una felice parentesi in Romania al Cluj dal 18 luglio 2014 entra a far parte dello staff di Massimiliano Allegri e con lui collabora per tutto il ciclo vincente alla Juventus. Passando ad analizzare gli aspetti più importanti del ruolo di allenatore Maurizio ha evidenziato gli enormi cambiamenti che le società sportive professionistiche hanno introdotto, dai primi anni 90 ad oggi, negli staff tecnici a loro disposizione: si è passati da un unico viceallenatore a collaboratori molto più numerosi. Ad esempio, lo scorso anno alla Juventus a fianco di Mister Allegri c'erano ben 5 collaboratori tecnici, dieci preparatori atletici e due allenatori dei portieri. La figura del collaboratore è un ruolo molto difficile perché deve comprendere rapidamente quelle che sono le idee del Mister principale per poi applicarle sul campo con i giocatori. Ad oggi, ogni collaboratore ha un ruolo ben definito, chi lavora sulla tecnica applicata, chi sulle due fasi e chi sulla “match analisi” specifica. Maurizio ha avuto il piacere di citare come grandi maestri le figure di Galeone, Guidolin e Allegri. Ha avuto modo di descrivere il periodo in cui si è cimentato come tecnico in prima squadra a Cluj in Romania giocando anche sei gare in Champions League di cui una come avversario della Roma con relativa vittoria di prestigio all'Olimpico. Al termine dell’incontro classico “terzo tempo” nel quale i tecnici biancoverdi hanno potuto confrontarsi con il gradito ospite su tutti gli aspetti di campo importanti nella gestione di questo importante ruolo.